Milano Expo, Maroni: «Subito nuova vita per l’area espositiva»

Milano Expo - Maroni

Milano Expo – Riempire subito di attività l’area Expo, quando sarà orfana dell’Esposizione universale, per «evitare il rischio di degrado e occupazioni abusive, come accaduto in passato per altre edizioni di Expo». Questo è l’obiettivo della proposta in sette punti avanzata dal presidente della Regione, Roberto Maroni, agli altri soci di Arexpo, proprietaria del terreno. Per il dopo Expo esistono già progetti, idee, proposte. Su tutte, sottolinea lo stesso Maroni, quella che prevede la realizzazione di un grande campus universitario. «Entro fine ottobre gli advisor diranno qual è la proposta migliore – ricorda lo stesso Maroni – e poi deciderà Arexpo». Dunque «passeranno almeno un paio di anni prima che la proposta si realizzi». Nel frattempo, però, è necessario evitare il rischio che l’area sia abbandonata e quindi possa precipitare nel degrado. Per questo la Regione lancia la sua proposta per il «fast post», che potrebbe essere operativa già a novembre, all’indomani dalla chiusura di Expo.

Gli interventi? Riqualificazione delle aree service per inserirci incubatori di impresa, aule universitarie e uffici pubblici; conversione dell’Expo center e del Padiglione Zero in biblioteche, sale espositive, auditorium e spazi per la Triennale; rifunzionalizzare gli edifici del cardo in uffici pubblici; completare il Children park con asili nido e scuole dell’infanzia; utilizzare gli edifici permanenti come Cascina Triulza e l’auditorium da 194 posti. E poi, ricorda Maroni, valorizzare anche Palazzo Italia, Lake Arena e Open Air Theatre, «che potrebbero ospitare attività istituzionali, culturali e ludiche», e la collina mediterranea e l’area Slow food «per attività sportive e un orto didattico». Secondo il governatore queste attività sarebbero compatibili con i cantieri per lo smantellamento dei padiglioni dei Paesi partecipanti e la spesa non sarebbe un problema: «Poca roba, se si tratta di evitare il degrado, le risorse si trovano».

Proprio ieri pomeriggio, a Palazzo Chigi, si è tenuta una riunione sul futuro delle aree Expo. Il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina sottolinea la grande coesione e annuncia «l’avvio di un gruppo tecnico fra Arexpo, Cassa Depositi e Prestiti e Demanio per i necessari approfondimenti. Per inizio settembre è stata prevista a Milano una nuova riunione del tavolo di lavoro congiunto», mentre nei prossimi giorni cominciano le verifiche con la Statale che dovrebbe trasferire alcune sue facoltà. Anche secondo Giuliano Pisapia, l’incontro «ha determinato un passo avanti importante». E il sindaco, a sua volta sottolinea la necessità di «evitare il degrado dell’area di Expo nei mesi necessari per riconsegnare l’area libera dai padiglioni». La Cgil, intanto, chiede un tavolo per definire procedure e tempistiche dei lavori di smantellamento del sito espositivo «con particolare riferimento al tema della sicurezza sul lavoro».

Sorgente: Corriere della Sera

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