AUA POINT: l’applicativo per le emissioni ambientali

A partire dal 30 Luglio 2023 entrerà a regime il nuovo applicativo AUA POINT, approvato dal DGR n. 2481 del 18 Novembre 2019.

AUA POINT: che cos’è?

AUA POINT è un applicativo informatico rilasciato da ARPA che permette alle aziende di comunicare i propri dati relativi agli adempimenti e alle operazioni di autocontrollo delle emissioni ambientali in atmosfera e negli scarichi idrici.

Scopo dell’applicativo è quello di creare un database per la raccolta sistematica dei dati dei monitoraggi effettuati dalle Aziende in attuazione alle prescrizioni autorizzative ambientali, al fine sia di facilitare lo scambio delle informazioni tra aziende ed Enti coinvolti, sia di disporre di successive elaborazioni utili alle attività di monitoraggio ambientale e di pianificazione regionale.

Soggetti obbligati all’utilizzo di AUA POINT

La comunicazione dei propri dati sull’applicativo è obbligatoria, a partire dal 30 Luglio 2023, per tutte le aziende che hanno concluso un iter autorizzativo ambientale, in particolare:

  • Aziende che hanno presentato ed ottenuto un’AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) per scarichi idrici e/o emissioni in atmosfera o autorizzazioni settoriali, ai sensi dell’ex articolo 269 o dell’articolo 124 del D. Lgs 152/2006;
  • Aziende che hanno presentato ed ottenuto un Autorizzazione alle emissioni in deroga ai sensi dell’ex articolo 272 comma 2 del D. Lgs 152/2006;
  • Aziende dotate di impianti autorizzati alimentati da fonti energetiche rinnovabili o convenzionali ai sensi degli ex articoli 12 del D. Lgs 387/2003 e 8 del D. Lgs 115/2008;
  • Aziende autorizzate allo stoccaggio e trattamento dei rifiuti ai sensi dell’ex articolo 208 del D. Lgs 152/2006.

Soggetti esonerati dall’obbligo di utilizzo

L’obbligo di comunicazione dei propri dati su AUA POINT non è previsto per le aziende che ricadono nelle seguenti casistiche:

  • Aziende autorizzate in AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), per cui è già previsto l’utilizzo dell’applicativo AIDA;
  • Le attività classificate ad inquinamento scarsamente rilevante ai sensi dell’ex articolo 272 comma 1 del D. Lgs 152/2006;
  • Le attività in deroga non soggette a monitoraggio delle emissioni in quanto sottosoglia in riferimento ai consumi di materia prima;
  • Gli impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e delle pulitintolavanderie a ciclo chiuso;
  • Le aziende dotate di scarichi esclusivamente domestici o assimilati.

Per le categorie di cui sopra e per tutte le tipologie di dati ricadenti nell’ambito di applicazione del provvedimento di autorizzazione ambientale, anche se non espressamente richiesto nelle autorizzazioni e dal DGR n.2481 del 18 Novembre 2019., è sempre consentito l’utilizzo “volontario” dell’applicativo AUA POINT.

In ogni caso, il caricamento dei dati degli autocontrolli su AUA POINT sostituisce la trasmissione dei dati, ove prevista, agli Enti di controllo.

AUA POINT: procedura di comunicazione

Innanzitutto, per effettuare la comunicazione sull’applicazione, è necessario che il Datore di Lavoro effettui il login con il proprio SPID sulla pagina di AUA POINT. In caso di primo accesso, l’applicativo richiederà al Gestore la compilazione di scheda anagrafica dell’azienda e sulla tipologia di autorizzazione in possesso.

Per quanto riguarda i dati da comunicare e le modalità di comunicazione, ARPA ha rilasciato una linea guida per il corretto utilizzo dell’applicativo, che illustra il procedimento per un corretto adempimento agli obblighi previsti dal DGR n.2481 del 18 Novembre 2019.

L’applicativo prevede, in base alla tipologia di autorizzazione ambientale in possesso, la compilazione dei dati relativi ai seguenti ambiti di interesse:

  • Scarichi: da compilare nel caso in cui l’autorizzazione preveda il monitoraggio periodico allo scarico idrico di tipo industriale. Non è previsto l’inserimento di eventuali dati di monitoraggio relativi a scarichi di acque meteoriche (incluse prime piogge), acque derivanti da pompe di calore, acque derivanti da pozzi di sbarramento in aree oggetto di bonifica, acque domestiche o assimilate alle domestiche, anche nel caso siano recapitate in ambiente;
  • Emissioni in atmosfera: da compilare nel caso in cui il provvedimento preveda il monitoraggio periodico alle emissioni in atmosfera. Nel caso di impianto nuovo i dati relativi alle analisi di messa a regime andranno anch’essi inseriti nell’applicativo specificando nel campo note “analisi di messa a regime”. La documentazione a corredo della fase di messa a regime dovrà essere conservata in azienda a disposizione dell’autorità di controllo;
  • Piano Gestione Solventi: da compilare nel caso in cui l’autorizzazione preveda l’obbligo della compilazione mensile del Piano, ai sensi dell’ex art.275 d.lgs. 152/06.

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Fonte Ecloga Italia

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