Tutela e sicurezza, 200 lavoratori cinesi rivolti alla Prefettura
Sono in tutto 200 i lavoratori cinesi che, in sei mesi, si sono rivolti allo sportello messo in piedi dalla Prefettura di Prato per chiedere informazioni su tutela e sicurezza contattandolo direttamente o tramite un numero telefonico e il canale di messaggistica istantanea Wechat, che garantiscono l’anonimato.
Il primo bilancio del progetto “Tutela della sicurezza e dei diritti dei lavoratori” attuato grazie a un finanziamento del Ministero dell’Interno e del “Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi” (Fei) si è tenuto nel corso di un incontro, al quale sono intervenuti il Prefetto di Prato Maria Laura Simonetti e il sindaco Matteo Biffoni.
L’iniziativa è partita a gennaio con l’attivazione di uno sportello informativo dislocato in varie sedi: Prefettura, Direzione territoriale del lavoro, Questura, Inail e Comando dei vigili del fuoco e Parco Prato. Il canale più utilizzato è stato quello di messaggistica istantanea tramite cui sono arrivate richieste riguardanti soprattutto la normativa in materia di tutela di maternità, contributi, informazioni sui contratti di lavoro e sul rischio incendi. “Prato ha un problema, ma lo conosce e lo combatte”, ha dichiarato il prefetto Simonetti a margine dell’iniziativa sottolineando che “la strada è ancora lunga, ma non bisogna aver paura di percorrerla se si è sicuri che la direzione sia quella giusta”.
L’intento del progetto che scadrà il 30 di giugno è quello di rompere le barriere della diffidenza e diffondere il più possibile una cultura della sicurezza tra i lavoratori cinesi. In quest’ottica, oltre ai canali informativi, è stato realizzato un filmato di dodici minuti, doppiato in cinese e disponibile da oggi sul sito della Prefettura, che dà notizie in materia di diritti, tutela e prevenzione.
“Per la prima volta – ha aggiunto il prefetto – sono le istituzioni a raggiungere direttamente i lavoratori cinesi, grazie anche alla collaborazione di due imprenditori orientali,
che hanno aperto le porte delle loro aziende in regola alle nostre telecamere”. Se l’iniziativa non verrà rifinanziata, potrebbe prendere campo l’ipotesi di deviare lo sportello sull’Urp per non rischiare di mandare all’aria il lavoro fatto finora.
Sorgente: Tutela e sicurezza, 200 lavoratori cinesi si sono rivolti alla Prefettura – Cronaca – il Tirreno