Napoli, muore operaio a Portici. Ennesima vittima sul lavoro
Ha perso la vita un operaio di 45 anni, originario di Sant’Antimo, mentre lavorava sull’autostrada Napoli-Salerno A3.
“Ennesima vittima sul lavoro – ha dichiarato Ciro Nappo segretario generale Fillea Cgil Napoli – un incidente che poteva essere evitato se solo si fossero rispettate le necessarie e dovute misure di sicurezza”.
L’appello dei sindacati: “Il prefetto convochi subito un tavolo di confronto con tutti gli enti preposti, stazioni appaltanti, asl, inail ed ispettorato, le parti sociali, per una verifica sul livello e sull’efficacia dei controlli e della prevenzione sui cantieri edili dell’area metropolitana di Napoli”.
Secondo i dati fornito dalla Fillea Cgil dall’inizio dell’anno ci sono stati 71 vittime.
“Dopo l’ultimo omicidio del lavoratore di Casandrino – ha ribadito Nappo – avvenuto il 18 settembre, oggi l’ennesima tragedia assurda che non trova alcuna giustificazione, e che purtroppo conferma che ormai si è superato ogni livello di guardia sia sul versante del degrado produttivo che dell’illegalità.
Siamo di fronte ad una vera e propria piaga”.
Per il sindacalista campano a peggiorare sono le condizioni generali di lavoro anche sui cantieri cosiddetti regolari: “Ritmi e tempi accelerati per la consegna rapida dei lavori, piani di sicurezza a volte rituali, ricorso a subappalti e forniture i maniera abnorme, rappresentano un deterrente preoccupante per la sicurezza e la qualità del lavoro.
Su questo va rilanciato il confronto con le associazioni degli imprenditori, che non possono continuare ad addebitare tutto alle logiche del massimo ribasso.
Il governo – ha poi concluso Nappo – piuttosto che ridurre le agibilità sindacali sui luoghi di lavoro farebbe bene impegnarsi per il potenziamento della sicurezza sui luoghi di lavoro”.