Morti sul lavoro, due vittime nel palermitano.
Ancora vittime nel palermitano. «Una strage silenziosa». Enzo Campo, segretario della Cgil Palermo, definisce così gli infortuni sul lavoro. Gli ultimi due, ieri nel palermitano, a Polizzi Generosa e a Terrasini, sono costati la vita a un idraulico di 49 anni, Raffaele Intravartolo, precipitato dal terzo piano di uno stabile, e a un uomo di 59 anni, Salvatore Licata, morto folgorato mentre lavorava al tornio. Così il leader sindacale punta il dito contro un sistema di controlli che «fa acqua da tutte leparti» per l’assenza del personale preposto ai controlli, ma anche per quella di una «strategia mirata ed efficace».
«Siamo in presenza di una strage silenziosa, dove nessuno prende provvedimenti – dice Campo -. Chi dovrebbe esercitare i controlli non lo fa perché non ha né mezzi né personale. E la situazione è drammatica: è quasi nel conto ormai che debbano esserci 50 morti l’anno per l’assenza più assoluta di controlli sulla sicurezza». Le parti sociali tornano a chiedere alle forze addette alla sicurezza nei posti di lavoro «controlli continui e stringenti per salvare vite umane». Perché, denuncia Campo, le norme sulla sicurezza «non vengono rispettate dalle aziende».
«La mancanza risaputa e sistematica di controlli e di denuncia – dice ancora Campo – fa sì che le imprese, ma anche il singolo lavoratore, si sentano autorizzati a saltare le misure precauzionali imposte dalle leggi a salvaguardia delle persone». Da qui la richiesta a tutti gli istituti che devono soprintendere all’adeguamento alle leggi, a partire dallo Spresal (servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro), di «fare assunzioni ed esercitare con pienezza il proprio ruolo».
«Questi fatti succedono purtroppo – aggiunge Mario Ridulfo, della segreteria Cgil di Palermo – quando in materia di sicurezza non si rispettano le regole di prevenzione. È chiaro che adesso tocca alle forze dell’ordine accertare le responsabilità».
Sorgente: Morti sul lavoro, due vittime nel palermitano. Cgil: «Strage silenziosa, servono controlli»