Protezione contro le scariche atmosferiche: normativa ed adempimenti

La protezione contro le scariche atmosferiche risulta obbligatoria in tutti i luoghi di lavoro. Le scariche atmosferiche si presentano sotto forma di fulminazioni e sono fenomeni di origine naturale che hanno la caratteristica di risultare prevedibili in termini probabilistici.

Gli effetti delle scariche atmosferiche possono essere distruttivi e risulta, di conseguenza, difficile proteggere completamente gli impianti e le persone. Una fulminazione che investe una struttura può provocare ingenti danni agli impianti elettrici ed ai dispositivi elettronici connessi. In casi estremi i danni potrebbero addirittura estendersi all’ambiente circostante.

Da qui nasce la necessità degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche.

Valutazione del rischio

Per garantire la protezione contro le scariche atmosferiche è necessario adottare adeguate misure di protezione. Le caratteristiche di tali sistemi di protezione dalle scariche atmosferiche vengono determinate attraverso una valutazione specifica del rischio fulminazione, normata dall’art. 84 del D. Lgs 81/08, che obbliga il datore di lavoro a verificare la protezione degli edifici, degli impianti e delle attrezzature dagli effetti dei fulmini con sistemi realizzati secondo le norme tecniche in vigore (CEI EN 62305-2 e CEI EN 62858).

Nell’ambito della valutazione devono essere presi in esame i seguenti aspetti:

  • Caratteristiche della struttura, degli impianti e delle attrezzature presenti;
  • Caratteristiche degli edifici circostanti e del terreno in cui è collocato l’edificio;
  • La statistica relativa al numero di fulmini che cadono a terra nella zona di pertinenza, espresso in numero di fulmini annui (Ng). Tale valore varia nel tempo in funzione del mutamento delle condizioni climatiche: per questo motivo il Datore di Lavoro deve aggiornare la valutazione in caso di aggiornamento dei valori di Ng.

Tale obbligo prescinde dalle dimensioni e dalla natura della struttura purché sia presente almeno un lavoratore.

La necessità o meno di un impianto di protezione varia di caso in caso ed è determinata da una specifica valutazione che valuta se la struttura risulta autoprotetta o se necessità di un sistema dedicato.

Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche

Se risulta necessario bisogna installare un impianto di protezione da scariche atmosferiche, ovvero un impianto progettato ed installato secondo precise normative il cui scopo è quello di diminuire la probabilità di fulminazione di una struttura.

Tali impianti vengono progettati ed installati da professionisti iscritti a specifici albi e si costituiscono principalmente di impianti ad asta, come il tipico parafulmine, a fune o a gabbia. Infine questi impianti devono essere verificati con cadenza periodica da un Organismo Ispettivo o da ASL e ARPA.

Sanzioni

Il Datore di Lavoro che non rispetta quanto sopra è sanzionabile con un’ammenda da 1.000 euro ai 4.800€ e con una sanzione penale che prevede l’arresto da 2 a 4 mesi di reclusione.

Aggiornamento della valutazione protezione contro le scariche atmosferiche

Con l’aggiornamento normativo avvenuto nel giugno 2020, è entrata in vigore la nuova norma CEI EN 62858, che ha modificato i valori di Ng (numero fulmini annui) previsti dalla precedente normativa.

Per questo motivo, ai sensi dell’articolo 29 del D. Lgs 81/2008, è necessario aggiornare la valutazione della protezione dalle scariche atmosferiche, verificando che il nuovo valore di Ng sia conforme al livello di protezione dell’immobile, in accordo con le norme CEI EN 62305-2 e CEI EN 62858.

Fonte Ecloga Italia

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