Incidente sul lavoro, sette a giudizio: un operaio di Veglie morì due anni fa a Falconara
ANCONA – Sette persone a giudizio – sei con rito ordinario e uno in abbreviato – per la morte di Francesco Fiore, operaio di 54 anni di Veglie, avvenuta il 18 giugno del 2013 per le ustioni riportate in un incidente sul lavoro accaduto venti giorni prima nello stabilimento Api di Falconara Marittima. Lo ha deciso il gup di Ancona Francesca Zagoreo. L’accusa, contestata a vario titolo, riguarda l’organizzazione e l’esecuzione dei lavori su 13 valvole di sicurezza dell’impianto a vapore che sarebbe stato in funzione, anziché fermo, con il rischio di incidenti e di fuoriuscita di getti di vapore durante lo smontaggio di ogni singola valvola.
L’accusa contesta anche le lesioni colpose ai danni di un collega di Fiore, Gianni Calcagnile, 45 anni, di Veglie, rimasto ferito nella stessa circostanza. Inizierà il 14 gennaio il processo ordinario a carico di Giancarlo Cogliati, amministratore delegato dell’Api, Francesco Lion, responsabile del settore manutenzione, Michele Del Prete, responsabile reparto ispezione, Pierfilippo Amurri, dirigente del settore operazioni, Monica Mais, dirigente del settore produzione e Antonio Palma, legale rappresentante della FerPlast, datore di lavoro degli operai. Marco Benedettelli, addetto alla sicurezza dell’impianto, ha scelto invece il rito abbreviato che si svolgerà il 17 dicembre. Gli imputati respingono le accuse, sostenendo l’assenza di responsabilità.
Anche all’Api viene contestata la responsabilità come persona giuridica e rischia una sanzione pecuniaria. L’azienda, così come la FerPlast, è stata chiamata in giudizio anche come responsabile civile per la condotta dei propri dipendenti. Le società si dicono estranee agli addebiti, produrranno documenti e testimonianze affinché possa essere esclusa ogni colpa.
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