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Obblighi del datore di lavoro: facciamo chiarezza

Gli obblighi del datore di lavoro sono definiti all’interno dell’ art.17 del Testo Unico sulla Sicurezza (81/08), che definisce le cogenze normative alle quali deve sottostare il Datore di lavoro.

Indice dei contenuti

Com’è inquadrato e definito il datore di lavoro?

Il Datore di lavoro, all’interno del D. Lgs. 81/2008 è definito come “il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. nelle pubbliche amministrazioni invece è il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, oppure il funzionario che pur non avendo qualifica dirigenziale ha autonomia gestionale dell’apparato che dirige” (INAIL).

Quindi il Datore di lavoro è alla sommità della piramide delle responsabilità in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in quanto, avendo poteri decisionali e di spesa, è responsabile della propria azienda. Per quanto concerne le amministrazioni pubbliche, la figura del DdL è ricoperta dal dirigente che ha poteri gestionali ed autonomia nelle scelte da prendere.

Obblighi delegabili ed indelegabili del datore di lavoro

Esistono obblighi non delegabili ed obblighi delegabili che, di conseguenza, possono essere demandati a specifici soggetti terzi. Dei primi fanno parte:

Sono presenti, ovviamente, ulteriori obblighi che possono essere delegati e che sono:

È corretto sottolineare che, anche nel caso di delega di funzioni, il Datore di lavoro ha comunque l’obbligo di vigilare sul corretto espletamento dei compiti da parte del delegato.

Documenti che il datore di lavoro deve redigere

Come abbiamo scritto in precedenza, il Datore di lavoro ha diversi obblighi ai quali deve ottemperare che, nella maggior parte dei casi, si traducono in documentazione che va predisposta, direttamente o tramite l’ausilio di professionisti esterni.

Di seguito elencheremo, al netto di casi particolari che vanno esaminati puntualmente, i documenti must have per la maggior parte delle realtà lavorative:

Ribadiamo che l’elenco di cui sopra è da considerarsi come esemplificativo e non esaustivo, proprio per la diversità delle realtà lavorative che possono avere delle cogenze normative specifiche che vanno esaminate caso per caso.

Gli organi di vigilanza

Proprio per quanto riportato nei paragrafi precedenti, è lecito che ci siano degli organi esterni che siano adibiti al controllo di tutte le realtà lavorative.

Questi enti di vigilanza sono:

Sanzioni

L’art. 17 del D. Lgs. 81/2008 contiene al suo interno, oltre agli obblighi del Datore di Lavoro, anche tutte le sanzioni (amministrative e penali) alle quali va incontro se non ottempera alle cogenze normative che abbiamo esplicato nei paragrafi precedenti. Le sanzioni sono molteplici, quindi all’interno del presente articolo riportiamo le principali, ovvero quelle inerenti la formazione e ai due obblighi indelegabili del DdL, ovvero:

Nel primo caso, il Datore di lavoro riceverà un’ammenda che va dai 1096€ ai 4384€ se il Documento risulta incompleto. In caso di totale assenza del DVR, invece, il Datore di lavoro rischia l’arresto da 3 a 6 mesi oppure un’ammenda dai 2500€ ai 6400€.

La mancata nomina dello RSPP, invece, può comportare per il Datore di lavoro l’arresto dai 3 ai 6 mesi o una multa dai 2500 € ai 6400 €.

Per le inadempienze inerenti gli obblighi di informazione, formazione ed addestramento delle figure del SPP e dei lavoratori, il datore di lavoro è sanzionato o con l’arresto dai 2 ai 4 mesi o con una sanzione dai 1315€ ai 5699€.

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Fonte Ecloga Italia

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