Morti sul lavoro, è sciopero generale
Sciopero generale – Dopo il terzo morto sul lavoro a Massa Carrara nel giro di un mese, i sindacati, Cgil, Cisl e Uil chiedono più sicurezza. Braccia incrociate per otto ore nella provincia di Massa Carrara. Le tre sigle sindacali attraverso una nota stampa dicono: “Si tratta della terza morte negli ultimi mesi che colpisce il nostro territorio, e a questo stillicidio noi diciamo basta. La scelta di proclamare lo sciopero generale provinciale vuole essere un modo per manifestare da un lato tutta la nostra vicinanza alla famiglia, l’ennesima colpita da un grave lutto, e allo stesso tempo occasione per tutti affinchè si apra una riflessione seria sul tema della sicurezza”.
“Come organizzazioni sindacali – aggiungono i sindacati – molto avremmo da dire sulla necessità di adottare un’organizzazione del lavoro che metta al centro il controllo e la prevenzione. Abbiamo protocolli che vengono sistematicamente inapplicati e le sanzioni economiche forse non sono lo strumento sufficente affinchè si metta al centro la sicurezza e l’incolumità di chi lavora. Non è più accettabile una simile situazione nella quale assistiamo alla tendenza delle controparti a non voler più istituire momenti di confronto condivisi che permettano un’analisi compiuta sui rischi derivanti da condizioni e da pratiche di lavoro sempre più rischiose”.
Stefano Mallegni, operaio di 52 anni, è morto schiacciato da due lastre di marmo venerdì scorso, all’interno di una segheria del comune di Massa. L’operaio lascia la moglie e un figlio.
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