Ilva Taranto 24 ore di sciopero dopo grave incidente sul lavoro
Dalle 11 di oggi all’Ilva di Taranto ci sono 24 ore di sciopero distribuite sui tre turni dopo il grave incidente sul lavoro avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri all’altoforno 2. Un giovane lavoratore è in pericolo di vita ed è attualmente ricoverato nella rianimazione del Policlinico di Bari. Alessandro Morricella, di 30 anni, di Martina Franca, comune del Tarantino, è stato investito da un violento getto di ghisa ad altissima temperatura. Ha riportato ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo. Nella scorsa notte l’altoforno 2, su richiesta dei sindacati, è stato fermato temporaneamente dall’azienda. Che ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Il getto di ghisa, stando a quanto si è appreso da fonti sindacali, ha trasformato in una torcia umana Morricella. L’uomo si era avvicinato al foro di colata dell’altoforno per effettuare i prelievi finalizzati al controllo della temperatura della ghisa, ma quest’ultima, anzichè fuoriuscire piano e scorrere nell’apposita canaletta, come di solito avviene, è schizzata con violenza investendo Morricella. Che avrebbe anche cercato di mettersi al riparo dietro una colonna ma era stato già colpito dal materiale incadescente. A nulla sono valsi gli indumenti di protezione che il lavoratore indossava: una tuta speciale per chi è addetto a queste operazioni e il casco. Subito dopo l’incidente, l’Ilva ha messo in sicurezza l’impianto abbassandone la temperatura. All’esterno dello stabilimento è stata vista una colonna di fumo rossastro.
“I lavoratori dell’Ilva non possono più aspettare” dicono le rappresentanze sindacali unitarie del siderurgico di Taranto. E aggiungono: “Il nuovo corso dell’Ilva non può iniziare con un gravissimo incidente. Per questo è necessario accelerare tutta la fase di risanamento e di messa in sicurezza degli impianti a tutela della salute e della vita dei lavoratori”. A seguito dei lavori di adeguamento alle prescrizioni ambientali, gli altiforni 2 e il 4 sono gli unici attualmente in funzione nell’Ilva di Taranto. L’1 è fermo da dicembre 2012 e ripartirà ad agosto, il 5, infine, da metà marzo scorso e sarà riavviato l’anno prossimo.
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