Ancora in coma l’attore di Tradate Dopo il dramma nessun indagato
TRADATE – Restano gravissime le condizioni di Raphael Schumacher, l’attore di teatro sperimentale originario di Tradate, 27 anni, rimasto strangolato in scena mentre raffigurava un’impiccagione all’interno del Cineteatro Lux di Pisa, durante una performance artistica. Il giovane è ricoverato in coma dall’altra notte nel reparto di rianimazione dove è giunto già privo di conoscenza. Ieri mattina gli investigatori della Questura di Pisa, che si stanno occupando della vicenda, hanno proseguito con gli interrogatori delle persone informate sui fatti per ricostruire nei minimi dettagli quanto accaduto. L’ipotesi più credibile è quella di un incidente durante la rappresentazione teatrale.
Gli investigatori stanno facendo luce rispetto a un eventuale mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel frattempo il procuratore di PisaAlessandro Crini e il sostituto Giancarlo Dominijanni hanno aperto un fascicolo per lesioni colpose contro ignoti : «Stiamo anche valutando gli aspetti relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro». «Allo stato non ci sono indagati – hanno aggiunto i magistrati pisani – e stiamo ancora incrociando le testimonianze per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. In giornata conferiremo l’incarico al dipartimento della medicina del lavoro dell’Asl per effettuare un nuovo sopralluogo al teatro e valutare se vi siano stati comportamenti omissivi o negligenti da parte dei responsabili dello spazio culturale». Dominijanni ha poi spiegato quanto risulta dalle prime testimonianze: «L’attore doveva recitare un monologo di pochi minuti incentrato sulle difficoltà dell’esistenza di un quindicenne che si concludeva con la simulazione di un’impiccagione. Il testo prevedeva un’interazione con lo spettatore e Schumacher, prima del tragico evento, lo aveva rappresentato senza problemi poco prima concludendolo appoggiando la testa dentro il cappio». Al momento dell’incidente, il tradatese, stando a sommarie informazioni, si trovava in un cortiletto esterno.
Le sei rappresentazioni sperimentali, infatti, avevano occupato diversi spazi all’interno e all’esterno del teatro di Pisa. La fune era stata appesa a un albero. Il primo ad accorgersi della gravità della situazione è stato un medico tra gli spettatori che ha notato il volto cianotico e le difficoltà repiratorie, ma quando lo hanno tirato giù dall’albero la situazione era già compromessa. All’arrivo in ospedale il quadro clinico è risultato critico. La notizia ha raggiunto Tradate molto rapidamente creando sconcerto e dolore in città.
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