Amianto in ceramica, Unindustria chiede un incontro alla Asl
Inusuale. Così Unindustria Viterbo definisce la maniera con cui la Asl ha ufficializzato venerdì pomeriggio – attraverso un comunicato stampa – gli attesi risultati delle controanalisi effettuate dal Politecnico di Torino sui campioni di feldspato. Controanalisi che hannoconfermato la presenza di tremolite d’amianto.
“Aspettiamo in tempi non rapidi ma rapidissimi – si legge in una nota dell’associazione di categoria – che ci venga trasmessa la documentazione al fine di approfondire e valutare le azioni da intraprendere. Già da lunedì prossimo (domani, ndr), comunque,chiederemo un incontro alla Asl per mettere in campo soluzioni tali da risolvere il problema che, ricordiamolo, le nostre aziende subiscono poiché acquistano il materiale da terzi fornitori. Assicuriamo massima collaborazione perché la salute e la sicurezza sul posto di lavoro hanno alta priorità”.
“Nel contempo – proseguono – bisogna mettere in campo tutti gli strumenti necessari per salvaguardare l’eccellenza del distretto industriale di Civita Castellana, la sua produzione e i suoi livelli occupazionali. Siamo di fronte ad un polo produttivo di rilevanza nazionale apprezzato a livello mondiale, che va tutelato e sostenuto”.
Per Stefano Troncarelli, responsabile di Sinistra lavoro, i risultati delle analisi evidenziano “quanto sia urgente un intervento mirato al fine di tutelare le condizioni di lavoro e la salute degli operai in particolare e in generale di tutti soggetti che intervengono nel ciclo produttivo del distretto”. Troncarelli ribadisce “che non è nostro compito cercare le responsabilità che verrano sicuramente individuate dagli organi inquirenti, tuttavia ci sembra necessario suggerire l’introduzione di protocolli ferrei che monitorino i materiali in ogni fase di lavorazione all’interno del ciclo produttivo, dall’entrata delle materie prime al confezionamento del prodotto finito. Questo garantirebbe in primo luogo la certezza di lavorare in luoghi salubri e al tempo stesso contribuirebbe a mantenere alta la qualità del prodotto. E’ inoltre necessario rafforzare il coordinamento tra le istituzioni, le imprese, le organizzazioni e la comunità stessa perchè è obbiettivo condiviso operare per il rilancio del settore e dell’occupazione”.
Sinistra lavoro chiede infine “una commissione d’inchiesta composta da medici Asl e rsu per accertare quale sia stato il periodo di esposizione massima all’amianto e quali possano essere i possibili danni biologici sui lavoratori. Inoltre invitiamo la Regione – conclude Troncarelli- lad applicare anche per Civita Castellana il piano nazionale per la prevenzione 2014 /2018”.
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