Lavoratori anziani e sicurezza sul lavoro: nuovo D. Lgs 29/2024
L’invecchiamento della forza lavoro rappresenta una delle sfide emergenti per la salute e sicurezza sul lavoro e il recente Decreto Legislativo 29/2024, noto come Decreto Anziani (D. Lgs 29/2024).
Indice
D. Lgs 29/2024: la normativa
Il D. Lgs 29/2024 introduce misure specifiche per promuovere la salute e l’invecchiamento attivo nei luoghi di lavoro, in linea con il Piano Nazionale di Prevenzione (PNP) e il modello Workplace Health Promotion (WHP) previsto dall’OMS.
Questo decreto, entrato in vigore il 19 marzo 2024, si inserisce nel contesto della Missione 5 del PNRR relativa a “Inclusione e coesione”, e mira a migliorare le condizioni di lavoro per i soggetti over 65, favorendo l’inclusione sociale, la prevenzione della fragilità e il mantenimento della dignità lavorativa.
Il Decreto si inserisce nell’ambito di quanto già previsto dal D. Lgs 81/2008 in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori anziani, che nelle finalità descritte dall’articolo 1, tra cui la necessità di misure di tutela che prendano in considerazione le differenze di genere e di età dei lavoratori.
La valutazione dei rischi in relazione all’età
L’articolo 28 del D. Lgs 81/2008, prevede che la valutazione dei rischi effettuata dal Datore di Lavoro (in collaborazione con RSPP, Medico Competente ed RLS) debba riguardare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ivi compresi quelli connessi alle differenze di età.
Questo aspetto diventa ancora più rilevante alla luce del Decreto Anziani, che sottolinea l’importanza di valutare attentamente i rischi connessi all’invecchiamento, non limitandosi all’analisi dell’esposizione al pericolo, ma considerando anche la suscettibilità individuale legata all’età.
Tra i principali rischi che aumentano con l’età figurano:
- Sovraccarico biomeccanico (rachide, arti e stress posturale);
- Lavoro notturno, che influisce negativamente sul ritmo circadiano;
- Esposizione a rumore e vibrazioni, che può causare danni permanenti;
- Cadute, inciampi e scivolamenti, per i quali è fondamentale adottare misure preventive efficaci;
- Malori ed eventi cardiaci, causati dall’eccessiva fatica o da condizioni avverse di salute del lavoratore;
- Affaticamento visivo, con particolare riferimento all’esposizione ai videoterminali;
- Agenti chimici e stress termico, che possono avere effetti più gravi sui lavoratori anziani.
Misure di prevenzione e protezione
Il Decreto Anziani stabilisce che il Datore di Lavoro debba adottare tutte le misure necessarie per supportare i lavoratori anziani nel mantenere un’adeguata capacità lavorativa.
In particolare, l’articolo 5 prevede che il Datore di Lavoro debba adottare ogni iniziativa diretta a favorire le persone anziane nello svolgimento, anche parziale, della prestazione lavorativa.
Il Datore di Lavoro è tenuto a:
- Valutare i fattori di rischio specifici per i lavoratori anziani, in conformità con gli articoli 17, 28 e 29 del D. Lgs 81/08, utilizzando il modello WHP raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Questo implica l’adozione di cambiamenti organizzativi volti a migliorare l’ambiente di lavoro per renderlo idoneo anche ai lavoratori più anziani.
- Favorire l’invecchiamento attivo mediante politiche di prevenzione e promozione della salute che comprendano educazione preventiva e stili di vita sani. Tali interventi vanno dall’adozione di misure ergonomiche alla flessibilità organizzativa, come il lavoro agile, sempre nel rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
- Adattare l’ambiente di lavoro: modificare le postazioni di lavoro e i processi produttivi per ridurre i carichi fisici e mentali, migliorare l’illuminazione e ridurre le esposizioni a rumore, vibrazioni e agenti chimici.
Decreto Anziani: La sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria per i lavoratori anziani assume un’importanza strategica nel garantire la salute e la sicurezza in ambito lavorativo.
In conformità con l’articolo 41 del D. Lgs 81/2008, il Decreto Anziani (D. Lgs 29/2024) prevede che il Medico Competente, in fase di visita medica, debba valutare correttamente le condizioni psico-fisiche del lavoratore anziano in correlazione ai rischi ai quali esso è esposto, con l’obiettivo di identificare precocemente eventuali vulnerabilità o patologie professionali, implementando interventi mirati per preservare la capacità lavorativa e ridurre l’esposizione a rischi aggiuntivi.
Qualora le condizioni psicofisiche del lavoratore lo richiedano, il Medico Competente può prevedere un aumento della frequenza delle visite mediche, in modo tale da monitorare in maniera più costante lo stato di salute del lavoratore: a questo proposito, il D. Lgs 81/2008 prevede l’aumento ella frequenza dei controlli sanitari, in funzione dell’età, per l’esposizione ad alcuni rischi, quale ad esempio quella relativa ai videoterminali.