Lunigiana – Federico Benedetti, 46 anni e Roberto Ricci Antonioli, 55 anni sono morti. I loro corpi sono stati trovati questa mattina all’alba dopo una notte incessante di ricerche nel bacino di Gioia, a Colonnata, dopo il crollo di un costone di duemila tonnellate avvenuto nelle prime ore del pomeriggio di ieri.
Il primo corpo è affiorato alle 6,20 e alle 8,30 i vigili del fuoco hanno ritrovato anche il secondo. Sul posto si è lavorato per tutta la notte anche con l’aiuto delle fotoelettriche. Stando a quanto ricostruito i due cavatori sarebbero stati sepolti dalla frana mentre stavano lavorando sotto la cima della cava dove si stava mettendo in sicurezza la parete del taglio del marmo. A seguito del crollo un terzo operaio è rimasto sospeso nel vuoto, recuperato vivo, poi ricoverato in ospedale è in prognosi riservata. Anche il direttore della cava è finito in ospedale, perchè dopo la tragedia è stato colto da un infarto. Soccorritori, unità cinofile, vigili del fuoco e le escavatrici non si sono fermate un attimo nella vana speranza di trovare ancora vivi i due cavatori. In tutti i bacini delle cave delle Alpi Apuane sono stati sospesi i lavori.
E sull’incidente di Carrara, le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, per bocca dei segretari provinciali Matteo Bellegoni, segretario della Camera del Lavoro, Antonio Carro, Segretario Cisl e Nadia Maggiani, segretaria Uil della Spezia hanno detto: “Fatti come questo non devono più accadere. Oggi abbiamo a disposizione tutte le norme e le tecnologie necessarie per evitare gli incidenti sul lavoro in qualsiasi contesto produttivo. Tanto più in lavorazioni ad alto rischio come quelle dell’estrazione di marmo il rispetto delle regole deve essere massimo. Al di là del fatto specifico, la cui dinamica sarà chiarita dall’inchiesta, resta il fatto che gli imprenditori e le loro associazioni devono assumersi la responsabilità di considerare la sicurezza sul lavoro assolutamente prioritaria e agire di conseguenza. Basta con le morti sul lavoro. Ci uniamo alla protesta di quest’oggi messa in atto dai lavoratori del marmo e del lapideo di quattro provincie e ci stringiamo attorno alle famiglie delle vittime.”
Sorgente: Ritrovati i corpi dei cavatori uccisi da 2mila tonnellate di marmo