Più morti lavorando i campi che viaggiando ad alte velocità in autostrada: proprio così, secondo quanto rivelato dall’Osservatorio Il Centauro dell’Asaps (associazione amici polizia stradale) nel mese di maggio c’è stata un’autentica strage a seguito di incidenti a bordo dei trattori. Solo nei primi 15 giorni del mese, infatti, secondo l’Asaps ci sono stati 29 incidenti che hanno provocato 20 morti. Di questi, 17 erano alla guida di una macchina agricola. Si tratta di un vero e proprio record: evidentemente non sono ancora sufficienti le misure di sicurezza a bordo dei trattori, ma c’è anche un problema di formazione degli stessi agricoltori, che non sempre rispettano le norme di sicurezza sul posto di lavoro. Nello stesso periodo di maggio sull’intera rete autostradale italiana – interessata da ben altri volumi di traffico di camion, automobili e motociclette – i morti sono stati otto. Stando ai numeri, quindi, nei campi si muore più del doppio rispetto alle strade a scorrimento veloce.Sempre l’Asaps ha rivelato come in tutto il 2015 gli incidenti con trattori agricoli siano stati 111, 46 le vittime e 70 i feriti. Lo scorso anno, secondo il report dell’associazione, le vittime totali nei campi e sulle strade adiacenti per incidenti con trattori agricoli furono 181 (+4,6%) e 257 i feriti (+4%) in 390 incidenti (+4,3%). “Gli incidenti nei campi – ci ha spiegato Giordano Biserni, presidente Asaps – nonostante i nuovi provvedimenti in materia di patenti e di sicurezza dei mezzi, ancora non danno segno di diminuzione e riteniamo sia indispensabile una forte e mirata comunicazione dei fattori di rischio fra gli agricoltori stessi e in particolare fra quanti lavorano la terra per hobby saltuariamente”.
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