Morti bianche in Campania – Un quadro a tinte fosche: è quello che emerge nel dettaglio quando si parla della sicurezza sul lavoro che, invece, non c’è. Numeri impressionanti, che non sorprendono perché purtroppo si tratta di primati già tristemente noti. Si parla dei morti sul lavoro, una vera e propria piaga che non accenna a guarire. Anzi, col passare degli anni le cose tendono drammaticamente a peggiorare.Nei primi cinque mesi dell’anno, infatti, si registra un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2014. In base ai dati emersi dall’indagine dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega engineering di Mestre (sulla base delle cifre fornite dall’Inail), infatti, sono ben 282 le vittime sul lavoro.
Un’istantanea drammatica, che conferma quanto il tema della sicurezza sia una delle priorità da affrontare quando si parla di lavoro nel nostro Paese. E che, manco a dirlo, vede la Campania ai vertici di questa poco edificante classifica. Andiamo a vedere nel dettaglio le cifre snocciolate dall’osservatorio mestrino: in cima c’è la Lombardia, con ben 43 morti sul lavoro. Al secondo posto la Toscana con 27, seguita a ruota dalla Campania che conta 26 decessi.
In regione, al primo posto per numero di morti bianche c’è la provincia di Napoli (con 8 decessi), seguita a ruota da Salerno (con 6) e poi Benevento e Avellino, appaiate a 5. Dato per certi versi paradossale, se si considera che l’indice di mortalità delle aree interne è pari a quello di realtà ben più sviluppate e dinamiche come Reggio Emilia, Varese o Firenze. E che dovrebbe dunque far riflettere non poco. Non solo. Nell’approfondito report redatto dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro, viene fuori che il comparto più a rischio resta quello edile (con l’11,3% dei morti totali), seguito dalle attività manifatturiere (10,3%) e anche commercio e riparazione autoveicoli e motocicli. Oltre ad un rafforzamento dei controlli, quello che si chiede è anche la diffusione di una vera e propria cultura della sicurezza, che manca drammaticamente non solo fra gli imprenditori ma anche fra i lavoratori stessi. Disposti troppo spesso a chiudere un occhio sulla materia.
Fonte: Morti bianche, strage senza fine: in Campania numeri terribili