Irregolarità nei cantieri, sospese sette attività: multe per 270 mila euro
Controlli a tappeto per la sicurezza sul posto di lavoro, scovati sedici “dipendenti in nero” su trentotto posizioni verificate. Sospese le attività di sette tra negozi e imprese. Prosegue senza sosta l’attività dei carabinieri del Nucleo operativo del gruppo Tutela lavoro del comando provinciale che, insieme agli ispettori civili, hanno proseguito le ispezioni tra Palermo e provincia per accertare l’osservanza delle leggi a garanzia dei lavoratori. Al setaccio sette aziende commerciali del capoluogo, tre imprese edili a Balestrate e una Villafrati (di cui non sono stati forniti i nomi) con sanzioni amministrative per 57 mila euro e recuperi contributivi per 10 mila euro.Le verifiche portate avanti dai militari dell’Arma, su impulso del direttore territoriale del Lavoro di Palermo, hanno portato al deferimento dei titolari di quattro imprese. Il primo, a Balestrate, per la mancata designazione del responsabile del servizio prevenzione e protezione, per mancata sorveglianza sanitaria e mancate formazione e informazione dei lavoratori, per non avere fornito le protezioni individuali, per la per mancata gestione delle emergenze mediante presenza di estintori, per la mancanza di misure tecniche e organizzative per impianti e apparecchiature elettriche, per la mancanza del cartello di cantiere visibile ed individuabile. Azienda sospesa con due lavoratori in nero su due.
In una seconda impresa edile di Balestrate, il titolare è stato denunciato per la mancata certificazione medica dei lavoratori, per la mancata formazione e informazione degli operai, per l’utilizzo di attrezzature non conformi, per la mancanza di un cartello di cantiere visibile e individuabile, per non avere assicurato la viabilità in cantiere a persone e mezzi, per avere utilizzato una recinzione non idonea all’accesso di persone estranee, per lavori in quota fuori norma. Azienda sospesa con due lavoratori in nero su tre. Il titolare di una terza impresa, sempre di Balestrate, è stato deferito per la presenza di lavori in prossimità di parti attive, per la non conformità di alcune opere e dei ponteggi fissi, nonchè per la mancata redazione del “Piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio” e del Piano operativo di sicurezza.
Stessa sorte per il titolare di un’altra impresa edile, questa volta di Villafrati, per la mancata sorveglianza sanitaria e la mancata formazione e informazione dei lavoratori, per non avere fornito le protezioni individuali, per la mancanza del cartello di cantiere visibile ed individuabile, per la mancata redazione del Pos, per l’utilizzo di attrezzature da lavoro non conformi e sprovviste di connessione con linea di terra, per l’omessa protezione a tappo dei tondini sporgenti, per avere reso difficoltosi luoghi di passaggio degli operai, per la mancata adozione dei dispositivi di protezione individuale per i lavori in quota. Complessivamente sono state elevate ammende per 190 mila euro e sanzioni amministrative per 23.700 euro.
“La situazione del mondo del lavoro – spiegano dal Comando – e del rispetto delle sue regole fondamentali appare sempre di più in crisi. Ogni attività di controllo fa emergere uno spaccato di irregolarità sempre più dilagante, ma la nostra azione è sempre vigile. In questo quadro i carabinieri specialisti della Tutela del Lavoro operano con energia e professionalità, certi di riuscire – continuano – a creare quel circuito virtuoso che assicuri certezza dei contratti e rispetto del lavoratore in termini di sicurezza fisica, contribuendo ad evitare inutili tragedie”. I carabinieri e gli ispettori civili fanno sapere di rimanere a disposizione dei cittadini che vogliano segnalare fatti rilevanti o pericolosi per l’incolumità dei lavoratori.
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