La bufera è arrivata nel giorno di un annuncio importante: Fincantieri avvia il progetto “Sicurezza attiva”. Un comunicato “cancellato” dalla notizia bomba dell’inchiesta giudiziaria, del sequestro… Ma di cosa si tratta? È un programma con cadenza mensile che integra sul luogo di lavoro la formazione obbligatoria. Avviene in tutti gli stabilimenti italiani di Fincantieri, con una sessione dedicata al tema della “protezione da scivolate, inciampi e cadute”, che rappresentano una delle cause principali di infortunio in cantiere. Il progetto, che nella giornata di ieri ha coinvolto circa 4000 dipendenti, si inserisce nell’ambito di “Verso Infortuni Zero”, il programma operativo sulla sicurezza avviato nel 2011 dal gruppo.
«L’iniziativa andrà a coprire tutti i rischi specifici presenti nei cantieri e si pone come progetto in aggiunta alla formazione obbligatoria – si legge in una nota del gruppo – L’obiettivo è una sempre maggiore affermazione della sicurezza come priorità assoluta di Fincantieri, attraverso un percorso di sensibilizzazione sulle tematiche della sicurezza».
La formazione verrà effettuata sul luogo di lavoro, non in aula, e il “docente” sarà il Capo Prodotto che, opportunamente formato, illustrerà una scheda appositamente preparata ai propri operai, contestualizzandola e rispondendo a eventuali interrogativi. Ogni mese infatti, in un giorno stabilito, tutti i cantieri in contemporanea fermeranno la propria produzione e destineranno una breve finestra all’iniziativa. Il nuovo strumento si basa proprio sulla creazione di momenti di aggregazione volti ad affrontare aspetti diversi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il coinvolgimento diffuso di tutta la struttura produttiva, capi, tecnici e operai farà leva sulla responsabilità individuale di ognuno di ritenere la sicurezza come riferimento essenziale. Ecco che “Sicurezza attiva”, fa sapere Fincantieri, è già «stata sperimentata con buoni risultati nei cantieri americani del gruppo e mira alla salvaguardia e alla salute dei lavoratori promuovendo una cultura della sicurezza in azienda grazie a una metodologia formativa che si attua direttamente “sul campo”». Il programma formativo un domani coinvolgerà anche le ditte esterne che operano all’interno degli stabilimenti.
Sorgente: Oscurato il giorno sulla “Sicurezza attiva” – Cronaca – Il Piccolo