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COVID-19: Resilienza organizzativa

Con la crisi pandemica Covid-19 quello di resilienza è diventato uno dei concetti più citati. È infatti chiaro che nei momenti di crisi come questo la richiesta di resilienza organizzativa, delle organizzazioni come delle persone e di altri sistemi sociali, è più che mai importante.

Un modello per la resilienza organizzativa

Fra i numerosi modelli che descrivono componenti e fasi della resilienza organizzativa, quello di Duchek (2019) sembra rappresentare molto bene il concetto e il suo processo.

Esso prevede:

Questo processo è reso possibile da una base di conoscenze pregresse, che vengono arricchite tramite un circuito di ritorno dovuto all’esperienza.

Valutare e monitorare la resilienza organizzativa

Per la valutazione della resilienza organizzativa è possibile dotarsi di specifiche liste di controllo che consentano degli audit finalizzati a descrivere i punti di forza e di miglioramento secondo le migliori prassi della resilienza.

Alcune dimensioni principali della resilienza organizzativa nel periodo Covid-19

Venendo alla specifica crisi in corso, le principali dimensioni della resilienza organizzativa sembrano potersi sintetizzare come segue.

Per ogni punto sono derivabili sia elementi da verificare in un audit che azioni da intraprendere per la reazione alla crisi o per il rafforzamento delle capacità intrinseche dell’organizzazione

Integrare la resilienza nei sistemi aziendali

È opportuno il collegamento di tali azioni e processi nei sistemi aziendali quali:

I rischi e i cambiamenti

Se il rischio è l’effetto dell’incertezza sugli obiettivi organizzativi, come viene definito dalla ISO 31000, in un momento di grandi incertezze come quello attuale un corretto risk management è importante.

Vi sono alcuni cambiamenti che sono imposti (ad es. dalle autorità), e altri che sono la risultante degli impatti della situazione sanitaria globale (sul mercato, sulla supply chain, ecc.).

I cambiamenti sono portatori di incertezza, quindi di rischio. Fare una valutazione dei rischi e decidere come trattarli può consentire di ridurne i danni e di coglierne le opportunità.

Analisi del contesto

Tutti i sistemi di gestione organizzativi evidenziano nella loro struttura di alto livello la necessità di partire da una conoscenza del contesto dell’organizzazione.

La crisi Covid-19 porta a cambiamenti importanti sia nel contesto esterno che in quello esterno dell’organizzazione. Alcuni di questi cambiamenti potrebbero essere transitori (ad es. la necessità di un distanziamento sociale). Altri ancora potrebbero diventare strutturali (ad es. le garanzie che vengono richieste dai fornitori circa la continuità operativa).

Ne deriva che per la gestione degli obiettivi dell’organizzazione, ad esempio nel campo della sicurezza e salute, sia necessario in base allo standard ISO 45001 aggiornare l’analisi del contesto e delle attese delle parti interessate e/o aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi secondo il D.Lga. 81/08.

Ciò può consentire di scorgere i rischi che derivano da tali cambiamenti per la sicurezza e salute delle persone, ma anche le opportunità per il miglioramento delle prestazioni del sistema.

Indicatori appropriati

Per la resilienza è importante la capacità di monitoraggio dell’ambiente. Quindi, anche l’adozione di adeguati KPIs sia relativi ad alcuni aspetti della prestazione organizzativa, sia relativi all’ambiente esterno.

Un riesame periodico di tali indicatori può evidenziare necessità di miglioramento sistemico della propria organizzazione, oppure indicare cambiamenti ai quali è opportuno un adattamento, oppure ancora delineare nuove fonti di incertezza, quindi di rischio e di opportunità.

Fonte Ecloga Italia

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