Portici. Una distrazione, una imprudenza, una mancanza di sicurezza. Si cerca tra questi elementi la causa del tragico volo che ieri pomeriggio è costato la vita a Nunzio Nusco, operaio di 40 anni, originario di Cimitile, sposato e padre di due bambini. Stava eseguendo lavori di impermeabilizzazione al solaio del Comune dove, di qui a poco, sarebbero stati sistemati i pannelli solari. E quando ormai era già buio e la visibilità scarsa sui 2500 metri quadrati del tetto dell’autoparco comunale, il silenzio è stato rotto dalle urla e dal tonfo di quel corpo precipitato per circa venti metri.
A soccorrere il collega di lavoro sono stati gli altri due operai che, al momento dell’incidente, si trovavano all’interno del capannone dove solitamente sostano gli scuolabus comunali e le auto dei dipendenti del palazzo di via Campitelli. I due operai hanno chiesto subito aiuto alla centrale di protezione civile comunale posta a pochi metri. Immediati i soccorsi. L’ambulanza del 118 è arrivata nel giro di pochi minuti. Inutile la disperata corsa verso l’ospedale Loreto Mare di Napoli. Le condizioni di Nusco sono apparse subito gravissime. Lesioni al cranio, agli organi interni, una vasta emorragia, il tentativo di rianimare l’operaio che è spirato pochi minuti più tardi.
Secondo una prima ricostruzione Nunzio Nusco stava lavorando da alcune ore sul solaio di copertura del capannone adiacente gli uffici comunali di via Campitelli, periferia della città. Un’area di circa 2500 metri quadrati interessata da copiose infiltrazioni d’acqua che avevano reso necessario, dopo anni di incuria ed abbandono, emersi anche dopo un accertamento dell’Asl alcuni mesi fa, appaltare lavori di impermeabilizzazione prima di procedere alla sistemazione dei pannelli solari. Due le ditte impegnate nelle opere, secondo quanto accertato dagli investigatori, e numerosi gli operai che da alcuni giorni si davano da fare sul solaio: per una di queste aziende, la Impernova di Marigliano, azienda specializzata nelle impermeabilizzazioni, lavorava da alcuni mesi Nunzio Nusco. L’operaio stava camminando sul solaio quando ha messo i piedi su un lucernaio che non ha retto al peso.
Le indagini. I primi accertamenti puntano, naturalmente, alla verifica del rispetto di tutte le norme di sicurezza dei cantieri. Lavorare a quelle altezze ed in quelle condizioni di luce impone l’adozione di misure precise e rigorose a protezione dei manovali. Si cerca di capire, a poche ora dal tragico incidente, se sul cantiere vi fossero tutte le dotazioni di sicurezza prescritte dalla normativa e se fossero state effettuate verifiche in tal senso. Nelle prossime ore saranno ascoltati dagli inquirenti il direttore dei lavori ed il responsabile della sicurezza, mentre già ieri sera sono stati acquisiti tutti gli atti relativi all’appalto per i lavori nell’autoparco.
Sorgente: Incidente sul lavoro: muore a Portici operaio di 40 anni